IL CIMITERO PORTA A' PINTI DETTO 'DEGLI INGLESI' A FIRENZE
DI PROPRIETA' SVIZZERA
Sette anni or
sono ho accettato come attività di volontariato l'incarico
di custode del Cimitero Porta a' Pinti a Firenze, detto
Cimitero 'degli Inglesi', proprietà della Chiesa Evangelica
Riformata Svizzera. Per il suo cimitero la comunità svizzera
nel 1827 acquisì il terreno fuori della Porta a' Pinti dalGranduca di ToscanaLeopoldo II.Ma dopo la chiusura, avvenuta nel 1877al tempo del
Re Vittorio Emanuele, a seguito dell'abbattimento della cerchia muraria
ad opera di Giuseppe Poggi, per più di un secolo il
cimitero è stato lasciato in condizioni di quasi completo
abbandono.
All'inizio del mio lavoro la prima richiesta da parte del
Presidente della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera è
stata quella di occuparmi della catalogazione delle tombe.
All'epoca avevo a mia disposizione
solo un semplice registro autografo postumo delle sepolture
risalente al 1877. Tra il 1827 e il 1877 le sepolture sono
state più di 1400, ma nel cimitero esistono solo circa 700 tombe.
Nessun altro sembrava essere a conoscenza di questo, né
l'architetto, né la Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, né
il muratore; non si conosceva l'ubicazione specifica di
molte delle tombe. Dapprima è stato, dunque,
necessario dare alle tombe una collocazione. Al contempo
sono state trascritte le iscrizioni sepolcrali ancora
leggibili. Partendo dal cosiddetto
'Registro Alfabetico delle persone tumulate nel Cimitero di
Pinti' è stato possibile compilare un elenco pubblicato poi
in quattro file sul Web http://www.florin.ms/cemetery1.html
ecc., avvalendosi di quella medesima tassonomia. Il
risguardo dell'antico registro autografo suddiviso in
colonne riporta le sepolture con l'indicazione in italiano
del
Cognome/ del Nome/ della Paternità / della
Patria/ della Data della Morte/ dell'Età/ della Tomba
Le pagine successive risultano tagliate in modo tale da
rendere tutte le voci delle colonne visibili. Dopo un anno si è affiancata
a me una giovane collaboratrice italiana e lavoriamo insieme
anche per la traduzione del materiale della ricerca ciascuna
nella propria madre lingua, come, ad esempio, gli atti del
convegno internazionale su 'La città e il libro' incentrato
proprio sul cimitero e i suoi monumenti sepolcrali http://www.florin.ms/gimel.html.
Il registro è stato redatto in lingua italiana. A motivo di ciò
alcuni studiosi inglesi non sono riusciti a individuare il
pastore Hugh James Rose, fondatore del Movimento di Oxford, che
nel registro risulta come 'Ugo Giacomo Rose'. Il suo bellissimo
sepolcro copia il monumento funebre di Scipione. In seguito a
questa esperienza ho iniziato a indicare nel catalogo, che via
via andavo compilando, i nomi e i cognomi utilizzando LETTERE
CAPITALI IN ROSSO, anche emendando i molti casi di
italianizzazione delle voci. Al nome di ciascuno dei sepolti
segue l'indicazione della nazionalità, e in questo caso sono
utilizzate LETTERE CAPITALI IN BLU.
Studiosi russi hanno dato il loro contributo per i numerosi
connazionali che nel cimitero hanno trovato sepoltura, compiendo
lavoro di ricerca sia negli archivi di San Pietroburgo sia negli
archivi della Chiesa Ortodossa Russa di Firenze, in particolare
Michael Talalay. Fonti importanti per quanto concerne gli
inglesi sono gli archivi della Guildhall Library a Londra, del Public Records Office, e
del Foreign Office. Una copia studiosa inglese, Anthony e Diana
Webb, si è occupato degli inglesi cha hanno trovato sepoltura in
Toscana. Nei documenti d'archivio della Chiesa Evangelica
Riformata Svizzera polacchi e russi sono stati registrati
assieme. Nel mio lavoro ho invece sempre separato e distinto la
diversa origine. Adottando il medesimo metodo anche per gli
inglesi, nel caso in cui risulta specificato, ho operato una
differenzazione tra scozzesi, irlandesi, gallesi, canadesi e australiani.
Per quanto riguarda gli svizzeri e gli americani, essendo le
loro rispettive Chiese indipendenti dal governo, manchiamo di un
doppio archivio cui fare riferimento per un raffronto
comparativo sulle sepolture.
A queste informazioni ne sono state aggiunte altre anche
compiendo lavoro di ricerca nel cimitero stesso partendo dallo
stato di conservazione delle tombe e creando un sistema di
catalogazione - accompagnato da una legenda - che aiuti a dare
una descrizione abbastanza esaustiva di ciascun monumento.
V=tombe danneggiate
da atti vandalici e che necessitano di ripristino; ^=tombe da
fotografare; * =controllo e raffronto incrociato tra registro e
singole tombe; ° =discendenti viventi, parentele,
ricercatori-studiosi; § =ulteriori informazioni desunte dai
documenti d'archivio del cimitero; LETTERE
CAPITALI IN GRASSETTO, IN ROSSO=NOME DI BATTESIMO (NOME DA
RAGAZZA), COGNOME/ IN
BLU= NAZIONALITA', PAESE/ caratteri
normalI=voci del 'Registro Alfabetico' (1877) con l'indicazione
del numero della tomba, redatto in lingua italiana;/
informazioni aggiuntative tratte da 'Eglise Evangelique-Reformé
de Florence Registre des Morts', 2 vols, redatto in lingua
francese/=informazioni aggiuntive, fonti la GL=London Guildhall
Library, il PRO=Public Record Office, il FO=Foreign Office, per
gentile concessione di Anthony Webb relativamente ai risultati
del lavoro di ricerca compiuto sugli inglesi che hanno trovato
sepoltura in Toscana; Maquay Diaries=Diari di John Leland
Maquay, per gentile concessione di Alyson Price, Harold Acton
Library, Firenze; Talalay= Mikhail Talalay, 'Tombe dei Russi nel
Cimitero detto "degli Inglesi", con il contributo di Gino
Chelazzi, RC in
Talalay=Registro del Cimitero,
San Pietroburgo, MKF
in Talalay=Metrickesie Knigi
Florencii, Libri parrocchiali di Firenze, Chiesa
Ortodossa; DNB, NDNB=Dictionary of National Biography,
New Dictionary of National
Biography; Freeman=James A. Freeman, 'The Protestant
Cemetery in Florence and Anglo-American Attitudes toward Italy',
Marker 10 (1993), 219-243; Henderson=Philip Henderson, Lucca, è
in possesso di ulteriori informazioni riguardo al background
delle famiglie/ [descrizione della tomba]/; GRASSETTO
(LETTERE CAPITALI FUORCHE' NEI CASI IN CUI LE ISCRIZIONI
UTILIZZINO le letter minuscole)=ISCRIZIONI SEPOLCRALI/; A1A, ecc. coordinate che indicano
la collocazione delle tombe nel cimitero/ scultore che ha
eseguito il monumento/ SUA
FIRMA SULLA TOMBA STESSA.
Durante gli ultimi
anni sono venuti alla luce i cosiddetti "Registri dei Morti" di
epoca più antica e che inizialmente sembrava fossero andati
perduti durante l'alluvione del 1966. I dati ivi riportati sono
coevi al tempo in cui i registri sono stati redatti. Sono in
lingua francese e forniscono altre notizie ugualmente importanti
e ancora più dettagliate: il nome da ragazza della madre, il
cantone svizzero di provenienza, la professione dei sepolti.
L'archivio è stato inoltre arricchito con le schede del
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, compilate nel 1993,
che riportano le descrizione dei monumenti, il loro stato di
conservazione, le notizie storico critiche, e la
registrazione delle iscrizioni sepolcrali. Gli
scultori che hanno operato nel cimitero - due dei quali,
americani - hanno trovato sepoltura nel cimitero stesso e
figurano tra quel nutrito gruppo di scultori illustri che hanno
lasciato traccia della loro arte nella Firenze ottocentesca. Su
di loro un saggio specifico da me curato è stato pubblicato sul
Web all'indirizzo http://www.florin.ms/sculptors.html.
Fondamentali, per compiere questo lavoro, la macchina fotografica digitale, il
computer, il Website. Altrettanto importante è mantenere in
ordine un archivio della memoria che raccolga tutte le
informazioni dove far confluire le nuove notizie sempre più
accrescendo le conoscenze in nostro possesso. Le informazioni
sono il risultato del lavoro di ricerca degli studiosi o
derivano dalle notizie sulla storia della famiglia che i
discendenti generosamente condividono con noi. In questo caso,
utilizzando una tassonomia geografica, le notizie relative alle
sepolture e ai sepolti vengono classificate per nazionalità.
Questo cimitero è, dunque, un cimitero cosmopolita, ultima
dimora terrena di una nutrita cerchia di inglesi, svizzeri,
americani, russi e polacchi, e numerosi altri continentali,
francesi, olandesi, tedeschi, svedesi, danesi, finlandesi,
lettoni, ungheresi.
Questo lavoro di ricerca, avviato ormai da anni è tuttora un
'work in progress'. Il catalogo del cimitero, o più precisamente
l'elenco dei sepolti è stato pubblicato sul Web e sono quattro i
file da consultare http://www.florin.ms/cemetery1.html
- http://www.florin.ms/cemetery4.html.
Ora
aggiornata a http://www.florin.ms/BiancoSilenzio.html Sovente i discendenti
nel ricostruire l'albero genealogico della propria famiglia
hanno ritrovato traccia dei loro antenati proprio consultando il
Web tramite il motore di ricerca Google. Quotidianamente
riceviamo e-mail e lettere
con nuove informazioni e richieste varie da ogni parte del
mondo, anche da paesi lontanissimi come l'Africa e l'Australia.
Per il nostro archivio sovente anche foto dei ritratti custoditi
in famiglia di molti di coloro che riposano nel cimitero. L'idea
di creare un Weblog a sostegno di un appello di emergenza è
originata, invece, dai fecondi scambi nell'ambito del convegno
dell'UNESCO su tecnologia informatica e cultura che si è tenuto a San
Pietroburgo nel 2005: si veda http://piazzaledonatello.blogspot.com
Questo progetto, focalizzato su un piccolo cimitero monumentale
a Firenze, famosissimo in tutto il mondo, potrebbe essere
definito un progetto storico-genealogico che si nutre anche di
oralità in virtù degli scambi con coloro i quali visitano il
cimitero, museo all'aperto, o grazie alle notizie che giungono a
noi attraverso il Web. E' dunque un progetto globale e
interattivo, portato avanti utilizzando le più moderne
tecnologie informatiche. Talora gli stessi discendenti, o
singoli individui, partecipano con fondi al restauro dei
monumenti a rischio. La nostra tassonomia tende ad utilizzare
l'alfabeto (esso stesso una sorta di 'Information Technology', seppur
vecchia di millenni) e lo spazio geografico, così da poter
compiere nel tempo e nello spazio il lavoro di ricerca
genealogico e biografico. L'
Oxford Dictionary of National Biography ha espresso
apprezzamento per il lavoro finora compiuto. In molti casi le
notizie pubblicate sul Web sono state anche per il loro lavoro
fonti preziose cui fare riferimento.
Ha qui trovato sepoltura lo storico svizzero Jacques Augustin
Galiffe e altri membri della sua famiglia. A Jacques Augustin
Galiffe e Jean Charles Léonard de Sismondi, pionieri nello
studio degli archivi per la ricerca storico-genealogica,
succedette Robert Davidsohn, anch'egli qui sepolto. Magnifica la
sua monumentale Storia di
Firenze, frutto del certosino lavoro di ricerca
compiuto negli archivi toscani ed europei. Riposa qui per
volontà della moglie, William Somerville. A Mary Somerville, pur
essa mancando di una formazione universitaria, si deve la
scoperta di due pianeti. I suoi lavori scientifici sono stati
adottati come libri di testo alla Cambridge University, insegnò
insegnato matematica ad Ada Lovelace, figlia di Lord Byron. Ada
Lovelace, a sua volta collaborò con Charles Babbage
nell'invenzione del computer. Fu lei a suggerire l'utilizzo
delle schede del telaio Jacquard i cui fori tracciano il disegno
per il pattern voluto e l'adozione del sistema di numerazione
binario di 'uno' e 'zero'.
Molti sono gli illustri scrittori, uomini e donne, che qui hanno
trovato sepoltura: Elizabeth Barrett Browning, Walter Savage
Landor, Arthur Hugh Clough, Frances Trollope, Theodosia
Trollope, Isa Blagden, Richard Hildreth. La Biblioteca ospitata
nel cimitero raccoglie molte delle lore opere. Una sezione
conserva saggi e studi sull'abolizione della schiavitù,
interesse comune per molti di loro così come emerge dagli
scritti. Hanno qui trovato sepoltura dodici partecipanti alla
Battaglia di Waterloo e molti amici di Florence Nightingale.
Coniugando monumenti in marmo e libri/documenti cartacei,
continui sono i rimandi incrociati tra l'elenco dei sepolti ed
il materiale custodito in biblioteca. E' un lavoro
caratterizzato da questo costante rinvio molto fruttuoso. In
modo analogo è stata compilata la catalogazione delle piante che
crescevano nel cimitero, molte delle quali nel corso del tempo
sono andate perdute (solo recentemente è stato sospeso
l'utilizzo di sostanze diserbanti). L'idea è nata dall'intento
di restaurare il cimitero come giardino all'inglese qual era
nell'Ottocento http://www.florin.ms/landscape.html
Un cimitero come biblioteca, come archivio della memoria scritto
in marmo. Come curatrice dell'edizione Penguin della poesia di
Elizabeth Barrett Browning (la più illustre dei sepolti),
utilizzo il cimitero e i suoi documenti d'archivio come fonti
primarie. Io stessa apprendo per trasmetterlo poi agli altri
quel modus operandi
affinché queste ossa, come in Ezechiele, ritornino alla vita, si
mutino in carne e sangue per incontrare i visitatori e
virtualmente rivivere sul Web. Questa tassonomia è lo strumento
che aiuta noi a ritrovarli. Ciascuna tomba racconta la storia
terrena di uomini e donne per poter essere poi trasmessa agli
altri e condivisa.
In questa occasione desidero condividere una di queste storie
con voi. Accolgo un giorno due visitatori dall'Inghilterra, sono
cugini mi dicono, e cercano la tomba di una loro antenata morta
di parto - sorte comune a molte donne nell'Ottocento. Sono molte
quelle che hanno trovato sepoltura in questo cimitero. Così come
le giovani madri, molti bambini non superavano i primi anni di
vita. Ho loro chiesto del bambino sopravvissuto a quella madre.
Il loro antenato raccontano è proprio quel bambino. Il consorte
di Sarah McCalmont, Pastore anglicano, dopo la morte della donna
riportò il bambino e la sua balia in patria, in Inghilterra.
Pietro Bazzanti deve aver ricevuto un generoso compenso per
realizzare questo monumento e la ricca iscrizione sepolcrale. Ho
ancora chiesto loro se esisteva e se si fosse conservato tra i
cimeli di famiglia un ritratto della giovane madre. Di quel
ritratto successivamente è stata inviata per il nostro archivio
una fotografia. E' un dipinto bellissimo e pare uscito dalle
pagine di un romanzo di Jane Austen. Un altro episodio a questo
successivo ha reso possibile il contatto tra una studiosa
svizzera che al momento lavorava alla stesura della biografia
del figlio della giovane donna e i due discendenti che vivono in
Inghilterra.
*°§SARAH McCALMONT/ ENGLAND / Calmont/ Sara/ / Inghilterra/
Firenze/ 24 Agosto/ 1836/ Anni 27/ 140/ GL23773/4 N° 49, Rev Knapp/
[°=Christopher Stuart Rawlins, Bristol, England], Extant Portrait/ See Calmont/ [On
urn] JESUS WEPT [On square column's four sides] BENEATH
IS DEPOSITED ALL THAT WAS MORTAL OF/ SARAH/ THE BELOVED WIFE OF
T. RD THOMAS MCCALMONT/ OF WIMBOURNE MINSTER DORSET/ DIED AT
FLORENCE/ IN CHILDBIRTH/ AUGUST 24TH 1836/ AGED 28 YEARS/ BUT I
WOULD NOT HAVE YOU TO BE IGNORANT, BRETHREN, / CONCERNING THEM
WHICH ARE ASLEEP THAT YE SORROW/ NOT EVEN AS OTHERS/ WHICH HAVE
NO HOPE FOR/ IF WE BELIEVE THAT JESUS DIED AND ROSE AGAIN EVEN
SO/ THEM ALSO WHICH SLEEP IN JESUS WILL GOD BRING/ WITH HIM 1
THESS IV.13/ AND THEY SHALL BE MINE, SAITH THE LORD OF HOSTS/ IN
THE DAY WHEN I MAKE UP MY JEWELS. MAL 3.17/ BLESSED BE GOD EVEN
THE FATHER OF OUR LORD JESUS/ CHRIST THE FATHER OF MERCIES AND
THE GOD OF ALL COMFORT WHO COMFORT/ETH US IN ALL OUR
TRIBU/LATION THAT WE MAY BE ABLE TO COMFORT THEM/ WHICH ARE IN
ANY TROUBLE BY THE COMFORT WHERE/WITH WE OURSELVES ARE COMFORTED
OF GOD. 2 COR 1.3// [Indistinct]// IT IS THE LORD LET
HIM/ DO THAT WHICH SEEMETH HIM/ GOOD II SAM 1O.12/ THE LORD GAVE
AND THE/ LORD HATH TAKEN AWAY/ BLESSED BE THE NAME OF/ THE LORD
JOB 1.21/ A10T(162)/ Sculptor:
Pietro Bazzanti, Signature:
P.BAZZANTI.F
a Sarah McCalmont
Molte volte
questo lavoro di ricerca, che talora circostanze e coincidenze
rendono ancora più semplice, ci ha permesso di scoprire e
anche riunire due rami della stessa famiglia. In un caso, in
particolare, un ramo della famiglia affondava le sue radici in
Francia, l'altro in Australia - e ora collaborano assieme,
anche con i fondi necessari, per il restauro di due
tombe.
Adottando questo
metodo di lavoro numerose sono le persone coinvolte fino a
creare una stretta trama di rapporti tra discendenti e studiosi,
tra noi e vari Istituti culturali, basti menzionare la Browning
Society, la Trollope Society, la Walter Savage Landor Society di
Warwick, la Brontë Society, la Historic Gardens Foundation, la
Waterloo Society, i Friends of Leighton House Museum, il Somerville
College,
l'Oriel College, il Oxford
Dictionary of National Biography, il Museo Archeologico
Nazionale di Firenze, l'ASCE (Association of Significant
Cemeteries in Europe), l'Association for Gravestone Studies,
ecc. A livello globale tutti loro accogliendo la sfida - tramite
il lavoro di ricerca e la raccolta dei fondi - per il restauro
di questo cimitero di grande fascino e bellezza.
To donate to the restoration by Roma of Florence's formerly abandoned English Cemetery and to its Library click on our Aureo Anello Associazione's PayPal button: THANKYOU!